Architettura d’aria,
strutture invisibili che svaniscono,
colonne fatte di vapore,
archi in equilibrio tra cielo e terra.

L’edificio dell’assenza:
là dove il pieno diventa vuoto,
la materia di beton si dissolve in respiro.

Ogni spazio ha memoria
di ciò che evapora;
l’acqua lascia traccia,
come pietra plasmata dal tempo,
come parole incise nella nebbia.

L’architetto sublime disegna vuoti,
ordina il nulla,
costruisce stanze di luce,
dove l’anima si espande,
dove l’evaporazione diventa forma.

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