Mentre ci recavamo (io ed il mio collega di sventura, Mattia) a visionare la deludente e costosa, mostra di Gunther Von Hagens (il plastinatore) dal titolo “Body Worlds”, che si tiene alla Fabbrica del Vapore a Milano, ci siamo imbattuti, percorrendo a piedi via Rosmini (zona Paolo Sarpi) nella bella architettura moderna della Chiesa della Santissima Trinità.

Questo edificio è il frutto di una di quelle intuizioni, che aveva il “corpus” sociale, culturale, religioso di Milano fino alla fine degli anni Settanta. Il cardinale (allora) Montini, poi divenuto Papa Paolo VI, e il Prevosto Don Giuseppe Michele Sironi, dopo una visita a Zurigo e dintorni di quest’ultimo, decisero di assegnare all’architetto zurighese esperto in edifici di culto Fritz Metzger (1898-1973, allievo al Politecnico di Zurigo di Karl Moser), l’incarico di progettare l’intero complesso della chiesa  della Santissima Trinità. Bei tempi.

Le forme architettoniche richiamano il razionalismo. Il grande tetto che domina l’intero complesso, è supportato da  elementi semplici ed essenziali, infatti Metzger era uno degli inventori/sviluppatori dell’architettura in cemento armato a vista, che guardava a Le Corbusier ed all’architettura nordica. Le facciate esterne sono rivestite in marmo Bardiglio nelle tonalità del grigio. Gli interni anch’essi semplici, sono caratterizzati dalla grande croce/lucernario che squarcia il tetto e dalle vetrate colorate, hanno pavimenti in marmo striato di nero, pareti in intonaco grezzo, grandi vetrate lineari, con l’altare dominato dal marmo bianco di Carrara.

Numerose le opere d’arte che impreziosiscono l’architettura, ad iniziare dalle sculture a bassorilievo di Carlo Paganini.

L’edificio, per noi è stato come un’imboscata, una sorpresa. Ne avevo sentito parlare, ma un’altra cosa è viverlo di persona. E’ possente, soprattutto costruisce un paesaggio urbano, per nulla milanese, ma di sapore prettamente europeo. E’ una chiesa che ha la forza delle grandi architetture di cemento armato, e come molti edifici milanesi, è poco conosciuta soprattutto dai cittadini.

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