Il progetto di Herzog & De Meuron, insieme a Virgilio Gutierrez Herreros, per Santa Cruz di Tenerife, il TEA (Tenerife Espacio de las Artes), costituisce uno di quei rari esempi edilizi dove architettura e microurbanistica, si fondono in un sapiente “ibrido urbano” che affascina chiunque lo visiti. Il progetto completato nell’anno 2008, ordina una parte della città di Santa Cruz, in prossimità del centro storico, in una zona che presenta anche diversi dislivelli da collegare tra loro. Il progetto si inserisce in una operazione urbanistica molto più grande, che attraverso una serie di interventi, anche paesaggistici, intende riordinare l’intorno del corso di una fenditura tettonica (“Barranco Santos”) che attraversa la città.

http://www.teatenerife.es/

L‘edificio, su più livelli contiene : una biblioteca, il museo d’arte moderna della città, un grande spazio espositivo, un centro di fotografia, la sua spazialità la si apprezza attraversandolo; l’utente, dalla città moderna (alta), viene condotto in una specie di spazio centrale, una piazza, un luogo di incontro (con il pavimento leggermente inclinato), da cui si domina, dall’alto, l’interno delle varie attività lì insediate. Poi procedendo, si scende, si passa su una grande rampa che porta verso il centro storico (basso). Si tratta di una spazio, nel suo complesso altamente flessibile e modificabile, realizzato in calcestruzzo a vista, di un colore grigio scuro, che ricorda la pietra vulcanica locale. La flessibilità spaziale dell’interno, viene dominata da un discorso, colto e raffinato, legato al controllo della luce. Questo controllo avviene mediante grandi lucernari ed attraverso finestre irregolari di forma rettangolare, “gettate” direttamente nel calcestruzzo. Ampie vetrate si aprono su verdeggianti chiostri interni o su meravigliose zone verdi, che perimetrano ed isolano l’edificio dal caos cittadino.

Per la notte (il TEA è aperto fino alle ore piccole, per agevolare gli studenti ed i lavoratori), numerosi corpi illuminanti, disegnati all’uopo dagli architetti H&M, una rivisitazione dei famosi “spermatozoi luminosi”, regolano l’intensità della luce nelle varie zone. Un’opera magistrale, al contempo rivoluzionaria e molto radicata nel contesto. Ma Tenerife, non è soltanto questo bellissimo edificio, visto che negli ultimi anni, oltre ad offrire una scuola modernista locale molto apprezzata, stà rinascendo, con una vasta produzione edilizia di architettura contemporanea di altissima rilevanza internazionale.

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