Lo svicolo autostradale di Fiorenza/Certosa, attorno a cui nascerà la “citta nella città”

“Uno dei più grandi progetti sanitari attualmente in corso in Italia è in avvio” così ha sentenziato, presentando l’ultimo masterplan della “Città della Salute”, il Governatore Roberto Formigoni in pubblica conferenza stampa il 15 luglio 2011.  Entro il duemilasedici è prevista l’inaugurazione dei reparti. Confermato il costo complessivo dell’operazione: 521 milioni di euro per la maggiore parte (330 milioni) recuperati dalla Regione Lombardia, 40 milioni arriveranno dallo stato. Circa 450 milioni saranno spesi per le strutture ospedaliere. Il consorzio, con a capo Luigi Roth (ex-presidente di Fondazione Fiera Milano, ex Comunione e Liberazione e fedelissimo di Formigoni), costituito dai tre istituti sanitari interessati dal progetto (Sacco, Besta e Istituto dei Tumori), si occuperà della gestione della costruzione della Città della Salute da qui al 2016.

La Città della Salute e della Ricerca, costituirà un nuovo polo sanitario pubblico tra Milano, Baranzate e Novate Milanese, che riunirà gli ospedali Sacco, Besta (neurologico) e Istituto dei Tumori. Tutti quanti manterranno le loro specificità ma riuniti lavoreranno insieme, in sinergia. Graviterà in questo sistema ospedaliero lombardo, anche il centro di ricerche oncologiche di Nerviano che pur non spostandosi si unirà alla CdSR (Centro della Salute e della Ricerca). Il progetto in sintesi : 1300/1400 posti letto e in più anche residenze ed Hotel , saranno costruite all’interno del complesso per ospitare i parenti dei degenti, oltre che i medici e i ricercatori. Oltre 20 milioni di euro saranno stanziati appositamente per sistemare la viabilità dell’intorno della Città della Salute, che già oggi è un nodo gordiano di caos ed inquinamento, visto che si sovrappone alla viabilità locale anche una viabilità di lunga percorrenza (A4/Tangenziale nord). La nuova struttura, sarà una vera e propria “colata di cemento” di 220 mila metri quadrati, su cui graviteranno oltre 10 mila persone al giorno. Cementificazione che si và  sommare a quella già operativa per il Progetto d’Area di “Cascina Merlata”, ed a quella in divenire dell’Expo 2015.

Per concludere, una nuova “ COLATA DI CEMENTO” in direzione Nord-Ovest, che nella triade cementificatoria sopra citata, raggiunge la folle cifra di quasi un milione di metri quadrati di Slp, a cavallo di diversi comuni, di fatto una CITTA’ NELLA CITTA’. La “Merlata” arriverà per prima, sarà pronta per il 2014, con i suoi 324.000 metri quadrati di Slp (Superficie Lorda di Pavimento); Il “Sacco” sarà invece pronto per il 2016, come ci ha ricordato Formigoni (con i suoi 220.000 metri quadrati di Slp); invece per ultima, dopo l’Expo 2015, un volta richiesti i permessi per costruire, l’area dei “Pratoni dell’Expo”, forse (mercato permettendo in ricettività) sarà pronta per il 2020/2022. Eppure tutti a parlare solo della cementificazione dell’Expo 2015, dei suoi 430.000(?) metri quadrati di Slp…………chissà perche? Opportunismo mediatico, oppure operazione di nascondimento della vera cementificazione in cui ci sono tutti i grandi operatori immobilari milanesi?

Ma c’è un altro vero e proprio “affare” di cui nessuno parla, oltre la sanità saldamente in mano al “Sistema Formigoni”, le infrastrutture !

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