

PGT – Documento di Piano – Due delle quattro Tavole di progetto
Si legge sul sito del Comune di Milano (alla voce : Piano di Governo del Territorio) : – Il Consiglio Comunale, con delibera n. 16 nella seduta del 22 maggio 2012, ha approvato le “Controdeduzioni alle osservazioni e approvazione del Piano di Governo del Territorio articolato nel Documento di Piano, nel Piano dei Servizi e nel Piano delle Regole, ai sensi e per gli effetti dell’ art. 13 della L.R. 11 marzo 2005 n. 12 e s. m. i.”. A far tempo dal 21 novembre 2012 l’avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il Piano di Governo del Territorio (PGT) è pubblicato sul BURL n. 47 – Serie Avvisi e Concorsi, ai sensi e per gli effetti dell’ art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005 n. 12 e successive modificazioni e integrazioni. – Che in parole povere vuol dire che lo strumento urbanistico principale del Comune di Milano, il PGT, diventa operativo.
Infatti, lo stesso Ordine degli Architetti di Milano, riceve il seguente avviso, dallo Sportello Unico per l’Edilizia –
ATTENZIONE:
SI COMUNICA CHE IL GIORNO 21/11/2012 E’ ENTRATO IN VIGORE IL PGT (PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO) E PERTANTO PROVVISORIAMENTE FINO ALLA PROSSIMA SETTIMANA LA PRESENTAZIONE DEGLI INTERVENTI EDILIZI, I SERVIZI “DOMANDA ELETTRONICA” E “GESTIONE APPUNTAMENTI” ON LINE SONO SOSPESI PER CONSENTIRE L’ALLINEAMENTO INFORMATICO DEL PROGRAMMA AI NUOVI RIFERIMENTI DI INQUADRAMENTO URBANISTICO. I NUOVI MODULI SARANNO PROGRESSIVAMENTE DISPONIBILI SUL SITO.
Avviso “inquietante”, che fa presagire giornate, settimane e mesate “misteriche, campali e criptiche” per chiunque vada a chiedere informazioni all’Ufficio Tecnico di via Pirelli 39.
“Un Piano equilibrato, che rimette al centro la città. Ampiamente condiviso con i cittadini”, queste le prime parole con cui l’assessore all’Urbanistica e all’Edilizia Privata, Ada Lucia De Cesaris, ha espresso il proprio parere, commentando l’approvazione del PGT (Piano di Governo del Territorio) di Milano. Si trincea l’assessore dietro al 44% di osservazioni al PGT accolte.
Il PGT Pisapia è di fatto rimasto segretissimo, fino all’ultimo, senza, la profusione di immagini (dati, tavole, documenti, ecc.) garantita dall’operazione mediatica del duo Moratti/Masseroli. Operazione che però, se non altro, ha consentito all’opinione pubblica di dibattere, di questo strumento fin dalle sue fasi iniziali. Oggi, con il PGT di Pisapia, riserbo più assoluto, alla “facciazza” della partecipazione.
Qui il link con tutti i documenti.
Se vi guardate gli elaborati (pesantissimi) moltissime, forse troppe “questioni” restano irrisolte. La principale è quella riguardante il “Sistema di attribuzione di edificabilità”, che avviene tramite un indice unico, totalmente indifferenziato, che è applicato all’intero territorio comunale. Ciò, se unito alla libera trasferibilità dei diritti edificatori e alla liberalizzazione delle destinazioni d’uso, se non sarà meticolosamente “regimentato con sapienza” come richiesto a gran voce da tutti i detrattori della “Versione Moratti del PGT”, potrebbe dare il là a delle iniziative immobiliari/speculative concentrate (anche per volume ed slp) esclusivamente su aree e funzioni di maggior valore e pregio, vista anche la grave crisi del settore edilizio. Il tutto a scapito della “sistemazione” delle aree periferiche, e di una riqualificazione diffusa (soprattutto delle aree dimesse), evitando così ulteriore consumo di suolo. Ad una prima lettura “grossolana” il PGT Pisapia, sembra sia stato riequilibrato nel dimensionamento volumetrico complessivo. Infatti, se vi ricordate i grattacieli “a mazzi” del PGT Moratti, dietro al Cimitero Maggiore di Musocco, possiamo garantire che non ci sono più, abilmente “nascosti” proprio in quell’assunto “pericolosissimo”, prima descritto, dell’ indice unico.
Il PGT sembra anche caratterizzato, tra l’altro, da una maggiore attenzione all’edilizia sociale, all’Housing Sociale, senza però dare una risposta seria alla ormai gravissima richiesta di quella che una volta si chiamava “Edilizia Economica Popolare”. Ogni anno nel comune di Milano, vengono consegnati circa 100/200 alloggi, a fronte di una richiesta di “migliaia” (in provincia di Milano sono esecutivi 13.000 sfratti – Fonte SUNIA).Anche la tavola degli “Ambiti di Sensibilità Paesaggistica”, riserva delle sorprese. Innanzitutto l’allargamento dei nuclei storici esterni, fino alle mura spagnole (ed in alcuni casi oltre), cosa che imporrà sicuramente di assoggettare le pratiche edilizie che avverranno in queste zone, alla Commissione per il Paesaggio.

PGT – Documento di Piano – Ambiti di prevalenza del paesaggio

PGT – Documento di Piano – Ambiti di prevalenza del paesaggio (Dettaglio)

PGT – Documento di Piano – Ambiti di prevalenza del paesaggio (Stralcio Legenda)
Poi una curiosità, nell’elenco degli edifici di “rilevanza civile, religiosa, storica e culturale”, (notevolmente ampliato) si nota che gli estensori del Piano, hanno “vincolato” anche l’edificio dell’Ufficio Tecnico comunale di via Pirelli 39. Probabilmente dovuto al fatto che l’edificio progettato da V. Gandolfi, R. Bazzoni, L. Fratino, costruito tra il 1955 ed il 1966, è di proprietà comunale ed è stato costruito più di 50 anni fa, cosa che ne impone un vincolo.

Il PGT sembra inoltre, come quello di Morattiana memoria, non offrire, ancora, risposte adeguate alla dimensione di una metropoli che si estende ben oltre i suoi confini amministrativi e che richiedono strategie (politiche amministrative) e “visioni” di scala sovracomunale, riguardanti anche la collocazione di funzioni decentrabili e infrastrutture, forse evitabili, invece collocate dal progetto del PGT all’interno del territorio di Milano. Un PGT quindi che ignora la “incalzante” Città Metropolitana che si sta costituendo, superando la logica “micragnosa” e limitata al solo territorio comunale.
E’ questo PGT, espressione proprio caratteristica di una Giunta, quella Pisapia, che negli assunti iniziali, doveva garantire ai propri elettori una serie di “tutele”, e che invece, con quell’atteggiamento “gentile” che la caratterizza, di fatto “nasconde” nel corpus del PGT, lo stesso “cancro” del consumo di suolo presente nel PGT Moratti.
Insomma oltre alla “fregatura” dell’Expo 2015, che in sede di campagna elettorale sembrava essere cosa che si ri-avvicinava al progetto iniziale del “grande pratone telonato” (pochissimo costruito e con eventi diffusi nell’esistente), ed invece così non è stato (una volta eletto), Pisapia, ci propina anche l’amara medicina di un PGT “un tantino palazzinaro” ma abilmente nascosto e probabilmente “a volume diluito” nel corso del tempo.
Un’ultima annotazione riguarda il cartiglio, ad una lettura attenta si nota la “massa” di professionisti e tecnici, che hanno preso parte all’operazione di stesura del Piano di Governo del Territorio di Milano, poi però se si legge in fondo alla “lista”, alla voce “Altre collaborazioni”, probabilmente si individuano i nomi esatti di coloro che di fatto hanno adattato il PGT Moratti alla “versione di Pisapia”, o per meglio dire al PGT Ada Lucia De Cesaris.

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