A Milanofiori (Assago), periferia sud di Milano, è stato recentemente inaugurato l’ultimo edificio di Cino Zucchi, emergente archistar nostrana. Un edificio terziario, costruito dall’altoatesina ZH (General Construction Company – Sand in Taufers – Bz), per conto dell’immobiliare Brioschi di proprietà Famiglia Cabassi. Nato a Milano nel 1955, Zucchi, oltre ad essere uno degli eredi delle note telerie, ha conseguito il Bachelor of Science in Art and Design presso il Massachusetts Institute of Technology nel 1978 e la Laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano nel 1979, dove dal 1980 svolge attività didattica e di ricerca. Cino Zucchi è Professore Ordinario di Composizione Architettonica e Urbana presso la Facoltà di Architettura e Società di Milano e docente al Dottorato di Progettazione Architettonica e Urbana. Cino è stato quì, proprio bravo, rifacendosi, sia in pianta che nell’elevato, al notissimo vaso di Alvar Aalto, è riuscito a creare la stessa “attrazione sensuale” che si coglie quando il vaso ci stà di fronte, una liasion “organica”, “intima”, “accogliente” tra noi e la forma .
Non deve essere stata una cosa facile, ma il risultato è assolutamente apprezzabile ed accattivante. Un’altro fatto strano che coglie, chi stà di fronte a questo bell’edificio, è che da qualunque parte lo si guardi o lo si fotografi, sembra un render. Mi spiego meglio, sarà l’effetto dei frangisole, dei materiali, dei dettagli, delle forme, ma tra l’immagine che si coglie, sembra più vera del vero, tanto da sembrare finta. E’ una cosa strana, che mi è capitata pochissime volte, e probabilmente testimonia della “cura” con cui l’edificio è stato progettato e realizzato.
http://www.zucchiarchitetti.com/home.html
Con il rispetto del copyright delle immagini selezionate
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