A Basilea, si è tenuta tra il 9 ed il 15 maggio 2022, la prima Biennale di Architettura. Una “Biennale” che non ha nulla a che vedere con le italiche Biennali di architettura italiche, infarcite di progetti e modelli; quì si è deciso di adottare un criterio pragmatico per l’esposizione. Un’area di depositi, legato alla frontiera, in corso di riqualificazione. Gli edifici, a firma dei migliori architetti internazionali, sono diventati i padiglioni della mostra. Una mostra “al vero”, non convenzionale, molto differente, ad esempio, dalle scelte italiane, che ormai trattano l’architettura come se fosse un’istallazione d’arte (Biennale Architettura di Venezia). L’area scelta per questa prima mostra è il quartiere di Dreispitz (https://www.basel.com/it/calendario-degli-eventi/architekturwoche-basel-cfa5b70667), in corso di ridefinizione.

Il Dreispitz viene riqualificato, da distretto industriale a quartiere residenziale e centro di formazione e produzione artistica. Qui importanti esponenti della scena architettonica contemporanea internazionale hanno realizzato progetti che stanno cambiando il volto del quartiere. E questa trasformazione è ancora ben lungi dall’essere conclusa.

Edifici esistenti, aggrediti con inusitata sapienza, dai nuovi edifici, pur di conservare “la memoria” del luogo. Emblematico l’intervento di B.I.G., il “Transit Lager” che sovrappone una “scarica elettrica architettonica” (ad uso appartamenti per studenti) all’ex deposito del 1922 trasformato in aule e servizi (https://big.dk/#projects-tld).

Nel 2014 gli architetti Morger + Dettli hanno terminato l’Accademia di arte e design della Fachhochschule Nordwestschweiz. Nello stesso anno, i loro colleghi Herzog & de Meuron hanno ultimato lo studentato e l’archivio nel campus. Nel 2015 Zwimpfer Partner ha costruito gli uffici e lo studentato Oslo Nord.

Zwimpfer Partner uffici e studentato Oslo Nord

A lato del “Transit Lager”, insiste da un po, dal 2014, un grande edificio di proprietà dello Studio Herzog & De Meuron (Helsinky Dreispietz), 12 piani di cui i primi 5 livelli, sono utilizzati per conservare gli elaborati i modelli, le foto, ecc. di uno dei più grandi studi d’Europa (https://www.herzogdemeuron.com/index/projects/complete-works/301-325/312-helsinki-dreispitz/image.html).

Oggigiorno, stanno prendendo forma le idee per un futuro quartiere universitario sempre al Dreispitz. Il comitato di valutazione della commissione per lo studio dell’urbanistica, ha di recente selezionato l’approccio di Grafton Architects (Dublino) e Blaser Architects (Basilea) come base per ulteriori fasi di pianificazione (https://www.dreispitz.ch/de/dreispitz/Uni-Quartier.html).

Pianificazione e progetti “intelligenti” che seguono di pari passo l’evoluzione immobiliaristica e pubblica della città, nel corso del tempo.

Nulla a che vedere con gli “scempi” dei masterplan cementificatori, che si stanno realizzando a Sesto San Giovanni (Riqualificazione ex Aree Falck), o a Milano (ex scali ferroviari di Porta Romana e Farini), eccetera.

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