Un edificio che respira al ritmo della terra, questo è l’edificio della California Academy of Science di San Francisco, progettata dall’architetto Renzo Piano. La prima cosa che colpisce di questo edificio è il tetto (50 mila metri quadrati), è come un grande tappeto “verde” volante di piante di diverse specie (quattro) che seguono le stagioni. Si tratta di Graminacee (1 milione e mezzodi pianticelle) che seguono l’andamento del clima, catturano l’umidità e ne fanno un uso intelligente, Si tratta di piante native delle zone aride della California, irrigate solamente dalle precipitazioni, senza rubare l’acqua di falda. Dichiara Renzo Piano: “ Un Museo di Scienze Naturali non poteva rubare l’acqua alla terra”. Il tetto vive naturalmente, cambiando aspetto in ogni stagione.
L’edificio può essere considerato, nel suo complesso, come un manifesto sul costruire in maniera sostenibile. Le forme e le altezze seguono l’andamento del paesaggio californiano, lo assecondano.
Nell’edificio non c’è aria condizionata, l’edificio “respira” quasi fosse un organismo vivente.
Quando fa troppo caldo si aprono delle prese d’aria che stanno sul tetto, quando fa freddo si chiudono, l piante lo raffrescano, ma servono anche da coibente naturale. E’ un edificio non statico, ma che assume diverse configurazioni respirando con il ritmo ed i tempi della natura.
Sulla gronda, 55.000 celle fotovoltaiche consentono all’edificio di essere completamente autosufficiente. Vasche d’acqua interrate recuperano l’acqua piovana e riciclano quella dei servizi igienici.
Pensate ad una città realizzata con edifici simili, che respirano, quanta energia risparmiata e quanto poco inquinamento!
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