Una “lezione” può essere “offerta” in due maniere. Ecco quì un esempio, delle due maniere.

La prima è l’ingresso del British Museum a Londra, dove lo studio di  Norman Foster, vincitore del concorso internazionale, tra 132 partecipanti, recupera, lo spazio perso della corte interna, ricoprendolo di una immaginifica copertura. Lo spazio è stato inaugurato il 6 dicembre 2000 alla presenza della Regina Elisabetta II, la ristrutturazione di tutto il museo, completata nel 2003. Foster e gli ingegneri di Buro Happold hanno dotato il museo di una volta “immaginifica” di cristallo, disposta come una  gigantesca tela di ragno. Per costruire la copertura vitrea  sono stati necessari 3312 cristalli da 315 tonnellate e 478 tonnellate di acciaio. La luce inonda totalmente il nuovo “patio” grazie all’immensa copertura di cristallo e acciaio (6000 metri quadrati di superficie e quasi 800 tonnellate di peso). Solo la costruzione della cupola di cristallo e acciaio è venuta a costare più di 160 milioni di euro. Una lezione magistrale, in un luogo storico,  sull’uso della luce e dello spazio, nonchè di come deve essere un luogo dell’accoglienza in grado di ricevere gli oltre 5 milioni di visitatori del British.

La seconda è una “lezione frontale”, che Sir Norman Foster (Stockport, 1º giugno 1935) ha tenuto all’Università Humanitas  di Oxford, il 28 Novembre 2011. Si tratta di un ciclo di conferenze che sono considerate, una specie di eredità che il relatore lascia agli studenti. Quindi una lezione particolare, una comunicazione “eccellente” ed inusuale di una delle archistar mondiali, che ci insegna “l’eccezionalità” e la complessità del processo creativo contemporaneo.

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