Può un soprammobile cambiare le sorti di un’architettura, di un paesaggio. Può un elemento mobile e quindi rimovibile, “costruire” un intorno. E’ una domanda difficile a cui rispondere, soprattutto quando il soprammobile è alto 5 metri ed ha una superficie di 140 metri quadrati. Infatti lo spazio Electrolux, progettato dallo studio Park Associati e “depositato” sui tetti della Galleria Vittorio Emanuele in Piazza del Duomo a Milano, sembra quello che è un soprammobile. La sua funzione è quella di un ristorante provvisorio, esclusivo, con 18 posti a sedere tutti con vista, dove a pranzo si pagano 200 euro, alla sera, a cena (per godersi la Milano illuminata) 275 euro.
http://www.electrolux.it/Cube/Milan/
Insomma, sembra una ciliegina posata in bilico sulla torta, non fa danno, ma certamente attira lo sguardo, devia dalla torta. Quì la torta (o meglio il panettone, visto che tra poco è San Biagio) è il sistema prospettico che conduce tutti gli sguardi sul Duomo. Infatti, soprattutto di sera, molti turisti si ritrovano con il nasino all’insù, ad osservare questa insolita “astronave”. Probabilmente è solamente questo l’effetto che si vuole determinare, con la collocazione inusitata, posta in bilico sui tetti. Non è quindi una architettura, come tutti i soprammobili è innanzitutto una scultura, una scultura abitata, un qualcosa che può piacere o non piacere, ma non sconvolge più di tanto, visto che già si sa che prima o poi verrà rimosso per sempre. In questo caso sarà traslocato, il soprammobile, in un’altra situazione urbana, sempre in bilico, a sottrarre al paesaggio attenzioni, ed a fare deviare lo sguardo.
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