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Sopra il Centro Direzionale di Milano fotografato dal campo volo di Bresso

Mentre il Ministero dei Beni Culturali, regala agli italiani, per Natale 2018, un piccolo, ma importante (anche se ancora parziale) regalo : l’Atlante dell’Architettura contemporanea italiana,

http://www.atlantearchitetture.beniculturali.it/

il Paese Italia versa, dal punto di vista della qualità architettonica e del paesaggio, in “pessime condizioni”.  Bisogna fare riconquistare un ruolo sociale all’architettura (ed agli architetti), perseguire la qualità del costruire, portare la città ed il patrimonio paesaggistico all’attenzione della politica e dei cittadini, che sembrano essersene completamente dimenticati. L’Italia è ancora il Paese dei condoni edilizi.

https://www.edotto.com/articolo/decreto-genova-condono-edilizio-per-ischia-e-centro-italia

L’incipit della proposta di Legge per l’Architettura, discussa durante l’VIII congresso Nazionale del CNAPPC (Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori) tenutosi a Roma nel luglio 2018, non ha prodotto un documento che si sia trasformato in iter legislativo adottato dai pochi politici presenti.

http://www.cnappccongresso2018.it/wordpress/wp-content/uploads/Legge-per-larchitettura-1.pdf

Di fatto oggi, a fine 2018, ogni dibattito in merito all’architettura, ed alla sua qualità complessiva, è caduto in un limbo senza uscita; travolto dalle contingenze economiche e sociali. Ed intanto l’Architettura ed il Paesaggio, di fatto sono in mano alle pulsioni immobiliari (e speculative) ed alla sudditanza dei politici locali (e nazionali), incapaci di governare effettivamente, non avendo regole qualitative, la quotidiana “mattanza” del paesaggio ed il crescente consumo di suolo.

https://www.repubblica.it/cronaca/2018/07/17/news/consumo_suolo_in_italia_una_piazza_navona_ogni_due_ore-201978955/

http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/suolo-e-territorio/il-consumo-di-suolo/i-dati-sul-consumo-di-suolo

Ciò è ancora più vero in Lombardia, dove 10.045.230 abitanti fanno ormai finta di non vedere lo scempio del suolo, che qui si traduce anche in inquinamento dell’aria da micro-polveri sottili. Abituati da generazioni a ”triturare” terreno, infischiandosene dell’autodeterminazione delle generazioni future.

https://www.infodata.ilsole24ore.com/2018/10/11/lombardia-veneto-le-regioni-suolo-piu-consumato-le-malattie-ditalia/

Si fa finta di niente o quasi, magari si fanno leggi regionali destinate a sortire i propri effetti dopo il 2050, quando ormai sarà troppo tardi, sia per il suolo (che sarà tutto consumato), sia per l’architettura destinata a “reggere il moccolo” di una Città TOTALE come sarà il suolo di Lombardia allora.

https://www.varesenews.it/2018/12/basta-consumo-suolo-lombardia-dal-2050/779776/

Ispra-Consumo-suolo-2018-Provincia-di-Monza-maglia-nera-600x330

Mappa ISPRA sul consumo di suolo Lombardia 2018 (su dati 2017) – https://bit.ly/2rT41uB

Nulla si dice e si fa, soprattutto, in merito al fatto che, la Provincia/Città Metropolitana di Milano, è già oggi la zona d’Europa più inquinata e tossica. Ormai un vero e proprio problema di salute nazionale. La politica in merito quasi TACE.  Il “Magma Edilizio Milano” sarà in futuro un luogo molto più “mortale” di come già lo è; con una qualità complessiva dell’architettura PESSIMA.

https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/inquinamento-morti-1.3431181

I milanesi oggi, continuano a ragionare come se la loro città finisse entro i limiti definiti dai confini, in realtà Milano non esiste più da decenni. E’ una “Città metropolitana infinita”, governabile solamente con politiche urbanistiche (territoriali) intercomunali. Basta parlare solo del “comunello” di Milano , in cui è rintanata una massa ormai piccola di residenti (soprattutto benestanti) che si stanno estinguendo. Milano (1.352.000 abitanti); altri comuni della Città Metropolitana (1.888.000 abitanti) = 3.240.000 abitanti complessivi della Città Metropolitana Milanese. Ci sarebbe poi da aggiungere la provincia di Monza (870.000 abitanti), unita (saldata in un corpo unico) dal punto di vista urbanistico alla Città Metropolitana di Milano, che di fatto contribuisce al pendolarismo soprattutto su gomma. Milano è invece un “Magma Edilizio Infinito” di edifici e strade asservito a produrre traffici ed inquinamento a go-go. Magma che ormai raggiunge i confini della Svizzera. Non c’è Area B o C che tenga, visto che le micropolveri sottili e l’inquinamento dell’aria non hanno confini.

https://www.milanolife.it/area-b-milano-confini-funziona/

Ma come CRESCE questo “Magma Edilizio Infinito”, pezzo dopo pezzo ?

Si è quindi elaborata una mappa, in continuo aggiornamento, UN ALTRO PICCOLO REGALO DI NATALE (trovate il link quì sotto), che ratifica i principali interventi nella Città Metropolitana. Una mappa che evidenzia come l’area più soggetta ad una crescente impennata del consumo di suolo (e dell’inquinamento dell’aria conseguente dato dai traffici indotti) è il nord milanese. In quella “casba” si comuni (governati dal Secondo Dopoguerra dal centrosinistra). Qui si concentrano tutti i “RIFIUTI” (centri commerciali, grandi arterie, centri sanitari, ecc.) della Milano costretta entro i suoi confini, capace solo di costruire aree B o C, ma non politiche urbanistiche a grande scala intercomunale. Una mappa per riflettere sul futuro a breve termine che ci aspetta; un futuro fatto di “nuovo cemento”, poca qualità del disegno urbanistico e dell’architettura, ed abitanti costretti a muoversi su gomma per “pulsare” quotidianamente, come moscerini, nella TELA DEL RAGNO che è l’impianto urbanistico milanese.

https://drive.google.com/open?id=13__VHXI9Aq3Ao5R5VVM7zk6QJj6YVEJc&usp=sharing

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