Il Duomo di Lucca, dedicato a San Martino, è un’architettura che fa della “rottura della simmetria” della facciata, uno dei principali motivi della sua insolita bellezza. Alla facciata è appoggiato un portico-nartece con 3 arcate asimmetriche: molti studiosi sono concordi sul fatto che l’arco di destra sia molto più stretto degli altri due a causa della vicinanza del preesistente campanile ma il vero motivo di questa macroscopica “imperfezione” della facciata, in uno stile architettonico che perseguiva la simmetria e le proporzioni come strumento per avvicinarsi a Dio, è considerato da molti una delle particolarità architettoniche del Duomo di Lucca. La vera architettura rifugge, aggira, l’eccesso di simmetria che può anche rivelarsi stucchevole a lungo andare perché il ritmo ordinato della simmetria perfetta è rassicurante, ma rischia di essere “piatto e banale”; non emoziona perché non produce sorpresa; l’elemento di rottura inquieta ma insieme incuriosisce, ci spinge a uscire dalle certezze e a cercare di capire dove ci sta portando questa incrinatura dell’equilibrio. La vera bellezza architettonica è spesso il frutto di una a-simmetria preordinata ( https://costruttoridifuturo.com/2012/09/29/simmetry-and-words/ )

Mentre l’equilibrio del mondo viene distrutto dall’emergenza climatica e dalla pandemia del Covid-19 e le nostre simmetriche esistenze (frutto di quel “Mondo” a griglia geometrica iniziato con Vitruvio e Leonardo – https://bit.ly/3iTHnuR ) sono sconvolte, mi rassicura pensare che da questo elemento di rottura possa nascere una nuova creatività, magari recuperando una “misura”, magari meno consona a noi umani (non più al centro dell’Universo), ma più coerente con la Natura e l’ecosistema planetario di cui siamo solamente parte minoritaria, ma esageratamente arrogante ( https://bit.ly/3kDajYs ).

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