Agosto 2011
Sei italiano, e vedi, osservi, giorno dopo giorno, il paesaggio, bellissimo, dell’Italia che viene “dilaniato”, “villipeso” dal cemento, in maniera sistematica e senza senso, e vuoi protestare, vuoi urlare. Sei giovane, vivi al sud, su un’isola magnifica, immersa nel mare Mediterraneo e magari hai letto cose che ti hanno fatto riflettere su questa inestimabile risorsa, che è “l’oro” del nostro paese, che potrebbe dare, se conservata e valorizzata benessere e lavoro a tutti, per generazioni e generazioni.
Vuoi quindi, urlare, vuoi cercare di fermare questo scempio del paesaggio, vuoi fare in modo che, quello che rimane, sia preservato per le generazioni future. Decidi di scrivere su di un pilastro, con poche parole l’affronto che è stato fatto, la cecità che pervade la maggior parte dei tuoi conterranei. Quindi in un inglese stentoreo e “arraffazzonato”, scrivi “l’urlo” che ti viene da dentro, dal profondo del cuore, affinchè gli altri possano condividere, e si spera, reagire!
Invece probabilmente non è così “Uccisi dalla Morte”, ecco l’unica possibilità che rimane, a chi protesta ed è giovane, sperare che la “musica dell’universo” possa fare crollare “magicamente” tutte le nefandezze, fisiche e burocratiche, di cui l’Italia è piena.
Con il rispetto del copyright delle immagini selezionate
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