Dall’ 8 di settembre 2011 è stato aperto, in Galleria del Corso a Milano, il nuovo Departement Store “Coin Excelsior”. Moda, cibo e design in oltre 4mila metri quadrati progettati dall’archistar francese Jean Nouvel.

Il nuovo Mega Store (del lusso extra) è stato ricavato, dove prima c’era uno dei più bei cinema di Milano. L’edificio ha diversi settori : abbigliamento uomo, abbigliamento donna, cibo, ecc., disposti su sette piani. Un progetto prestigioso firmato dall’architetto Jean Nouvel, che ha dichiarato di aver “disegnato” un luogo dal forte sapore simbolico, che richiama il cinema, icona di un tempo passato che non è più. Lo testimonia il grande sistema di video led che caratterizza la facciata interna dell’edificio. Quindi un luogo con una forte caratterizzazione artistica che attraverso l’intervento di un grande architetto, ha subito un recupero radicale ma innovativo, ciò è dovuto a Coin ed a Beni Stabili (proprietario del complesso immobiliare), con una spesa di circa 30 milioni di euro.

Pavimenti industriali dovunque, finiti con resine ad effetto spatola. Inserti giudiziosi nei pavimenti con  canaline porta-impianti ai piani superiori. Resine anche ai muri, ma qui lucide, che moltiplicano l’effetto delle luci e dei filmati proiettati. Ascensori circolari trasparentissimi. Peluche giganteschi di cani, appesi nei volumi a doppia o tripla altezza, che attenuano la rigorosità “nouvelliana”. Ovunque controsoffitti metallici high-tech, con accorpati in un unico pannello tutti gli impianti : luci, audio, rilevazione incendi. Scale preziosissime con gradini vitrei. Sistema di scale mobili a nastro che portano ovunque.

Nel nuovo “Coin Excelsior”, trovano posto: moda, cibo e design e soprattutto tanti e prestigiosi marchi : Maison Martin Margiela, Christian Laboutin, Tiffany (qui con il primo negozio  italiano), Jimmy Choo, ecc..

Sezione dell’edificio “Coin Excelsior”

Si parte dagli interrati, dove il protagonista è il gusto con le isole e i ristoranti firmati Eat’s. Qui si può trovare una cantina di vini immaginifica, ma anche pesce e verdure (cosa rarissima nel centro di Milano). Tutto riservato al beauty, invece, il piano terra con un angolo gustoso occupato dai raffinatissimi dolci francesi Laudurée. Il primo piano è riservato ai designer americani, ancora poco distribuiti in Italia e destinati al pubblico femminile (Helmut Lang, ecc.); nel secondo piano il protagonista è l’uomo, in una miscellanea  tra stilisti tradizionali ed emergenti (Maison Martin Margiela, Marc Jacobs, ecc.). Il settore donna “esonda” al terzo piano con marchi storici (Valentino, Chloé, Marni e Joseph, ecc.).

Tanta pioggia, oggi 5 novembre 2011, mentre la Liguria e soprattutto Genova, rimane alluvionata con numerose vittime trascinate dallo “sfarinamento liquido” di un paesaggio italiano che presenta i conti di decenni di incuria cementificatoria; a Milano lo shopping sfrenato del sabato continua indifferente. La nostra visita al faraonico “Coin Excelsior” ha palesato le numerose contraddizioni di una Nazione che contemporaneamente lamenta una crisi economica strisciante (riservata ai più) che rasenta pericolosamente il default e le code (per pochi…..ma tanti), qui al Departement Store di Galleria del Corso, per acquistare prodotti di extra lusso : una T-shirt di cotone “firmata” 160 euro; un giubbotto “firmato” in Gore-Tex 1750 euro; un pacco di pasta di farro da 500 grammi 4,85 euro; un paio di scarpe da ginnastica “firmate” 295 euro; una torta di mandorle da 200 grammi 26,50 euro; un bikini “firmato” 140 euro il pezzo sotto e 220 euro quello sopra; una stecca di cioccolata di Modica da 50 grammi 8,95 euro. Che Silvio “Anton Custer” Berlusconi non abbia tutti i torti ? Che l’Italia sia un paese “diviso”, “dilaniato”, con il  50% degli abitanti che è al limite della sopravvivenza, ed il 50% che invece è molto benestante e della crisi se ne può “fottere”?

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