Expo.02 è stata la sesta esposizione nazionale intermedia (cioè tra due Expo), che si è tenuta dal 15 maggio al 20 ottobre 2002. L’esposizione ha avuto luogo intorno ai laghi di Neuchatel , Bienne/Biel e Morat/Murten . Era divisa in cinque siti, che sono stati chiamati Arteplages, a causa della vicinanza delle acque (alcuni siti sono stati realmente, totalmente o parzialmente costruiti sull’acqua). I cinque Arteplages erano situati sulle sponde dei laghi afferenti le località sopra citate e su una chiatta mobile che viaggia da un sito all’altro. La chiatta ha rappresentato il Cantone di Giura , che non ha accesso a nessuno dei tre laghi. L’Expo fu pensata per affrontare temi ecologici, quali: acqua, energie rinnovabili, verde, ecc.. La realizzazione di tutte le strutture e dei padiglioni seguì un rigido protocollo in merito all’utilizzo di prodotti riciclabili ed ecologici.
Expo.02 è stata oggetto di controversie in Svizzera a causa di molti problemi finanziari incontrati. L’organizzazione e la catastrofica mancanza di fondi ha minacciato di porre fine al progetto, che è stato salvato all’ultimo momento dal governo federale, che ha messo in una grande quantità di denaro pubblico per salvare la manifestazione. Expo.02 costo 1,6 miliardi di franchi. La maggior parte di esso proveniva da grandi aziende svizzere che hanno sponsorizzato le mostre nelle diverse Arteplages. In qualunque caso Expo 02 è stata per la Svizzera un “bagno di sangue” dal punto di vista economico.
Secondo gli organizzatori, più di 10 milioni di presenze sono state contate, e la mostra è riuscita a raggiungere il suo obiettivo unico e solo: il piacere del pubblico.
Dopo, sistematicamente e con una spesa no indifferente, tutto è stato ri-sistemato ESATTAMENTE COME ERA PRIMA, facendo in modo che nulla abbia inciso sui delicati ecosistemi interessati da Expo 02. Va inoltre segnalato che la mostra è stata la prima esposizione con una massiccia partecipazione di volontari, che si sono prestati sia alla realizzazione che alla gestione degli eventi, nonché alla loro completa de-costruzione.
Il tutto come avveniva una volta per le Grandi Esposizioni Universali dei primi del Novecento. Perchè anche a Milano non si può realizzare un’Expo similare?
UN’ EXPO CHE ABBIA NEL PROPRIO GENOMA LA SUA COMPLETA SPARIZIONE, IL SUO RICICLAGGIO DOPO L’EVENTO.
PROPRIO COME SE FOSSE UN RIFIUTO CHE DEVE ESSERE RICICLATO!
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