Si stanno completando, lentamente, molto lentamente, i lavori per il nuovo centro congressi dell’Eur a Roma ideato da Massimiliano Fuksas e signora . All’inizio dell’anno prossimo (31 gennaio 2013) forse l’inaugurazione. Il concorso internazionale fu aggiudicato nel 2000, il bando era del 1998. Nel 2003 un consorzio di Bari, si aggiudica il Project Financing (partnership tra pubblico e privato). Il consorzio però non si decide ad avviare i lavori. I costi intanto lievitano e si passa dai 130 milioni previsti nel concorso, ai 225 stimati nel 2006, momento in cui, al consorzio di imprese di Bari, viene interrotto il contratto. L’anno dopo la società Condotte Spa si aggiudica la nuova gara. Il progetto, in corso di ultimazione, consiste in una suggestiva “nuvola’”di fibra di vetro e silicone (auditorium da 1.850 posti), collocata sospesa, all’interno di una teca di acciaio e vetro, trasparente, larga 75 metri ed alta 39 metri . Più in basso, la sala congressi vera e propria in grado di ospitare oltre 8.000 posti a sedere. A completamento del complesso, spazi per la ristorazione, un hotel (440 camere) e parcheggi sotterranei ed esterni. I costi complessivi stimati ad oggi sono di 277 milioni di euro (arredi compresi). Un vero “pozzo senza fondo”, oltre alla consegna dell’opera quindici anni dopo il lancio del bando di concorso! Inoltre a fianco le torri abitative, progetto di Renzo Piano, con già il permesso di costruire in tasca, rimangono ancora un’eventualità, vista la crisi del settore. Viene ovvio chiedersi, se un “oggetto” così costoso, anche nei costi di gestione, come è il progetto del nuovo Centro Congressi dell’Eur, abbia oggi ancora senso.
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