Il quartiere Flon di Losanna è un progetto di riqualificazione di una zona industriale che si trova a ridosso del centro storico della città. In origine, prima della rivoluzione industriale, quest’area era una verde vallata dove scorreva il Flon, uno dei due fiumi che attraversano la città. Nel 1868,  iniziarono i lavori per la costruzione, nella vallata del Flon, di una linea ferroviaria a cui poi venne accorpato un gigantesco scalo merci. E’ qui, in questo distretto industriale che, sino all’inizio degli anni Cinquanta del Novecento, Losanna operò alla costruzione di un apparato  industrial-commerciale tra i più importanti della Svizzera. Negli anni Ottanta la “Compagnie du Chemin de fer Lausanne-Ouchy”, che era diventata proprietaria del terreno, rinunciò definitivamente alle sue attività legate ai trasporti e decise di concentrarsi unicamente alla gestione e allo sviluppo del patrimonio immobiliare dell’area Flon. Cambiò struttura e si trasformò nella “LO Holding Lausanne-Ouchy SA”, oggi conosciuta da tutti come “Groupe LO”. Alla fine degli anni Ottanta il quartiere era uno spazio che, ospitando prevalentemente night e locali notturni, viveva solo di notte, palesando frequenti problemi di sicurezza. Dopo un lungo dibattito all’interno della città, fu raggiunto un accordo con il municipio di Losanna che diede l’avvio ad un originale progetto di carattere pubblico su suolo privato che, nell’arco di un decennio, dal 1998 al 2008, ha dato un nuovo volto al vecchio centro di deposito merci/scalo ferroviario.

Si sono volutamente rifiutate le opzioni tese alla realizzazione di un grande centro commerciale a cielo aperto, per generare un mix funzionale per  un quartiere di oltre cinque ettari, in grado di farlo “vivere nell’arco di tutta la giornata”, grazie alla raffinata commistione di tre differenti poli di sviluppo: uno legato al terziario, uno commerciale e uno culturale. Le scelte urbanistiche ed architettoniche  sono state calibrate con un design “prestante” e d’avanguardia, come testimoniano: la Miroiterie e l’Arbre de Flonville. La prima, dello studio di architettura svizzero Brauen & Waelchli, è una costruzione ricavata in quella che una volta era una vetreria, che grazie a un sapiente e colto utilizzo dei materiali quali : vetri, tessuti translucidi e cuscinetti d’aria, si presenta come un edificio dall’insolito aspetto “aereo”. L’Arbre de Flonville invece è una grande installazione costituita da una struttura metallica a mò di albero (e dotata sotto la chioma di panchine),  in grado di assicurare ombra nelle giornate estive. E’ una creazione del britannico Samuel Wilkinson, realizzata in collaborazione con lo studio di design svizzero Oloom. Lo stesso Oloom, ha firmato anche i provocatori ed innovativi servizi igienici del Flon, dei bagni pubblici trasparenti assomiglianti ad enormi minerali che, grazie al vetro in cristalli liquidi, diventano opachi non appena si chiude la porta dall’interno.

Tutto il quartiere del Flon è wi-fi gratuito ed alcune aree sono appositamente arredate per consentire a chi lavora in rete di permanere tranquillo all’aperto o sotto ai portici. Netta in tutto il quartiere è la separazione tra traffici automobilistici e traffici pedonali, anche il sistema delle “ciclabili” è ben realizzato, e le rastrelliere sono dovunque. Molto interessante è anche il sistema di relazioni tra le varie parti della città, che consente di trasferirsi velocemente da una parte all’altra (grazie ad ascensori, scale e passerelle), connettersi con i trasporti pubblici e di godere del paesaggio urbano. Una grafica “prestante” nella segnaletica, un design accurato (e coordinato) dell’arredo urbano ed un’utilizzo dei”colori urbani” degli edifici e delle pavimentazioni, completa la magia di questo nuovo luogo, ormai da tempo completato, ma che riserva sempre delle nuove sorprese.

Il verde è stato trattato in maniera molto attenta, e spesso copre gli edifici anche sul tetto in modo che dalle parti alte della città lo si possa apprezzare in tutto il suo splendore. Se di giorno si può fare shopping nelle numerose realtà commerciali del quartiere o si può frequentare uno dei tanti corsi dell’EJMA (acronimo di Ecole de Jazz et de Music Actuelle), un’importante scuola di jazz e musica contemporanea (www.ejma.ch) o un corso di , la sera quando il quartiere è investito da una cascata di colorati giochi di luce si può cenare in uno dei tantissimi e differenti ristoranti del quartiere, vedere una pellicola cinematografica al Centre Socioculturel de l’Union Sindacale de Lousanne (www.polesud.ch) o ballare sino a notte fonda al MAD (www.mad.ch).

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