UNO – Oggi, 29 ottobre 2011, ho partecipato con alcuni amici, fino alle 14,00 al Forum Nazionale “Salviamo il Paesaggio, difendiamo i territori”, che si teneva a Cassinetta di Lugagnano, da mane a sera, con il tentativo di completare l’elaborazione di una proposta di Legge di iniziativa popolare concernente : “Principi e azioni per la tutela, il governo e la pianificazione pubblica del territorio per la salvaguardia dei suoli liberi e del paesaggio”

http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=647

Vista la quantità degli iscritti, la manifestazione si teneva nel parco “De Andre”, dove un comodo emiciclo, consentiva ai partecipanti di confrontarsi sul tema, ognuno portando la propria esperienza. Tra i partecipanti: Giulia Crespi (ex presidente del FAI), Stefano Boeri (assessore alla cultura ed expo 2015 del comune di Milano), Carlo Petrini (presidente Slow Food), Pietro Raitano (Altreconomia), Domenico Finiguerra (Sindaco di Cassinetta di Lugagnano), Luca Fioretti (presidente dell’Associazione Comuni Virtuosi), Vittoria Brancaccio (presidente Agriturist), Paolo Carsetti (Forum Movimenti Acqua), ecc..

Tanta partecipazione (oltre 500 persone), tante idee, tante testimonianze interessanti sul paesaggio e la sua tutela. Tantissimi architetti lì per riciclarsi? Chissà. Molta voglia di fare, di agire, di contrastare uno scempio che stà sotto gli occhi di tutti. Ma, invece, le cose che a me sono sembrate più evidenti sono state : 1) innanzitutto la dominanza del colore grigio dei capelli dei partecipanti, infatti l’età media probabilmente era molto, molto alta; viene quindi ovvio chiedersi se un movimento così vetusto può costruire il futuro; 2) come mai i giovani sono poco sensibili, refrattari ad un tale messaggio; 3) la bellezza del luogo, la sua amena eccezionalità, chissà come mai questo tipo di manifestazioni non si fanno là dove il paesaggio viene devastato, villipeso, alla Bovisa di Milano, piuttosto che al Corviale a Roma.

Ecco forse la risposta potrebbe essere questa, al Forum hanno partecipato pochi giovani, perché il nostro è soprattutto un paese di vecchi, i quali hanno costruito un evento a “loro uso e consumo”, nel posto giusto, bello, ricco di memoria, con il cibo giusto  del “Mercato della Terra”. Un evento “Slow”, di anziani delusi dal movimento ecologista, dalla sinistra, dai verdi, che ora si rifugiano nella grande “arca del paesaggio”. Renzi direbbe il cimitero dei “Dinosauri”. Infatti l’unico episodio di palese “frizione” è stato elaborato da un giovane di “terratrema” (http://www.laterratrema.org/) che ha contestato Petrini proprio sul fatto di essere ora contro Expo 2015, pur essendo uno degli ispiratori iniziali del progetto. Fatto opinabile, ma perfettamente contestualizzabile nella complessità della visione che hanno oggi i giovani, del termine “paesaggio”. Questione per nulla, nemmeno sondata dai “soloni” oggi lì presenti, che procedono indefessi, anche nel testo di “Proposta di Legge popolare”, con le solite categorie canoniche.

DUE – Oggi, 29 ottobre 2011, ho partecipato, alle 15,30 con due amici (di cui uno con un cane), all’inizio delle piantumazioni, nel “Parco della Balossa”, che è un PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale), voluto dai comuni di Cormano e di Novate Milanese. Un progetto coraggioso, un parco agricolo “fragile”, in una delle aree più inquinate e cementificate d’Europa, a salvaguardia di un ultimo frammento di paesaggio agricolo lombardo dell’area nord di Milano.

http://www.comune.cormano.mi.it/news/news_dettaglio.asp?id=1475&gruppo=Ecologia&id_gruppo=6

Buona partecipazione, tantissime giovani famiglie (quì, quasi nessun capello grigio), con i figli, a compiere un atto, piantare un albero o un arbusto, che “parla del paesaggio” più di qualunque altra cosa. Perché parla al cuore, più che alla testa. Ricordo, quando ragazzino, andai a piantare, proprio come hanno fatto oggi alla Balossa, giovani piante nell’allora nascente Parco Nord. Oggi, molti di quegli alberi, hanno più di 30 anni, ed hanno segnato la mia vita. Non a caso ho fatto l’architetto e non a caso, mi sono occupato di paesaggio, acquisendo in merito un master. Sono anche presidente della commissione per il Paesaggio del comune di Novate Milanese. E sempre non a caso, da oltre due anni sono Guardia Ecologica Volontaria (GEV – http://www.parconord.milano.it/servizio-volontario-di-vigilanza-ecologica) del Parco Nord. E domani sarò lì al Parco, insieme a tanti colleghi, a tutelare quelle piante che ho contribuito a piantare tanti anni fa, ed a divulgare una “cura” per il paesaggio che non può essere scritta con le leggi. Ecco forse, oggi, in merito a salvare il paesaggio e difendere i territori per il futuro, lo si è fatto più alla Balossa, che a Cassinetta di Lugagnano. E forse sarebbe il caso che Forum di questo tipo, seppur molto interessanti ed importanti, avvengano in contesti, meno ameni, direttamente sul “fronte” (ad incontrare coloro che saranno i veri fruitori di leggi di salvaguardia), magari proprio mentre si “costruisce” il paesaggio e lo si “fissa” in maniera indelebile nella memoria futura delle persone, più o meno giovani.


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