Il 4 maggio 2012 ero a Ferrara, per partecipare, insieme ai miei colleghi di studio, al sopralluogo di un concorso di progettazione, teso alla riqualificazione della “Cittadella del Commiato a Ferrara”, sita nel contesto più ampio di riqualificazione dell’Ospedale S.Anna (P.R.U. – Piano di Riqualificazione Urbana), collocato nel Quartiere di S. Rocco. Ovviamente il sopralluogo è stato anche l’occasione per una visita della città emiliana (135.291 abitanti), ritenuta da tutti, simbolo di armonia e di equilibrio tra passato, presente e futuro. Un luogo in cui il Paesaggio e la sua costruzione, è stato oggetto di attenzioni sin dall’antichità, infatti quì è stato attuato il primo progetto urbanistico “moderno” d’Europa, realizzato da Biagio Rossetti con una felicissima fusione tra nuovo e antico, unendo la trama della città medievale, con il nuovo tracciato rinascimentale. Rossetti lavorò praticamente tutta la vita alla corte degli Estensi a Ferrara, progettò e mise in opera la costruzione della celebre “Addizione Erculea” voluta dal Duca Ercole I d’Este nel 1492. La presenza delle vestigia di un passato, prestigioso e sapiente è quindi una delle “cifre stilistiche” di questa cittadina, così come le sue mura, tanto da essere inserita nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Ma oggi, la città Estense, si contraddistingue anche per una attenzione particolare per la cura dell’ambiente, per la sostenibilità, per la partecipazione. Infatti il concorso di idee a cui stiamo partecipando è uno di quei rari esempi italiani di “percorso di progettazione partecipata”, aperto alla Cittadinanza. Il Gruppo di Lavoro interno alla Pubblica Amministrazione Comunale, che ha preparato il bando di concorso, ha lavorato in stretto rapporto con il gruppo di “Facilitatori” intersettoriale formato da diverse figure professionali operanti nell’Ente (pedagogisti, sociologi, architetti, urbanisti, esperti di comunicazione, di sistemi informativi, di sostenibilità ambientale, di mobilità, ecc.). L’Amministrazione Comunale ha quindi definito: un programma di comunicazione e partecipazione con ascolto strutturato; interviste e colloqui con i cittadini; passeggiate e sopralluoghi; raccolta di immagini, storie di vita e racconti con il coinvolgimento delle scuole, di gruppi di artisti, ecc; la costituzione di un presidio fisso nell’area come luogo di informazione e eventualmente di confronto; l’accompagnamento al percorso progettuale attraverso workshop, focus group, laboratori; una verifica pubblica degli esiti progettuali.
E’ stato costituito presso il nuovo Urban Center della città di Ferrara: uno spazio di dialogo e di confronto. L’esperienza in corso del Percorso Partecipato: da Ex S.Anna a quartiere S.Rocco -per un nuovo quartiere nella città antica -, è sembrata l’occasione migliore per inaugurare il nuovo Urban Center della città di Ferrara. E’ stato attivato un sito internet specifico: laboratorio urbano.comune.fe.it, che raccoglie tutte le informazioni utili all’attivazione del Percorso Partecipato incluse quelle utili alla comprensione dell’area, l’analisi storica, gli studi e le proposte succedutesi dal 2002 a oggi. E’ stato altresì attivato un indirizzo e-mail (laboratoriourbano@comune.fe.it) utile a mantenere costante il rapporto con la cittadinanza e che informa delle attività e risponde direttamente a ogni richiesta. E’ stato prodotto, stampato e distribuito alla cittadinanza, un volumetto, che raccoglie tutte le informazioni utili alla comprensione dell’area, l’analisi storica, gli studi e le proposte succedutesi dal 2002 a oggi. Perchè comunicare bene ed in maniera chiara e semplice, per tutti, sta alla base di un buon percorso di progettazione partecipata e dovrebbe essere il fine di ogni Pubblica Amministrazione che cerca di coinvolgere veramente i Cittadini, di condividere.
Traggo direttamente dal “D.I.P. Documento Indirizzi di Progettazione” del concorso : “Nei mesi di aprile e maggio 2011 si sono tenuti i primi Laboratori di Urbanistica Partecipata: momenti aperti a tutti i cittadini, nei quali mettere a confronto idee e conoscenze, sguardi e percezioni di chi vive la città ogni giorno e che nel prossimo futuro dovrà rapportarsi con i rilevanti cambiamenti previsti dal Piano di Riqualificazione Urbana (P.R.U.). Quattro i Laboratori svolti nella primavera 2011 con l’obiettivo di:
– favorire il coinvolgimento per una condivisione ampia del progetto,
– garantire una comunicazione trasparente delle informazioni e delle scelte,
– raccogliere idee e proposte per la gestione del periodo di trasformazione dell’area.
I Laboratori rappresentano uno dei momenti più coinvolgenti della progettazione partecipata, per l’apporto diretto dei Cittadini e delle componenti civiche che hanno preso parte al percorso proposto. Altre forme partecipative, tuttavia, sono state adottate per sensibilizzare la città e raccogliere le opinioni e le osservazioni dei suoi abitanti e dei suoi operatori culturali, economici e sociali. In una fase preliminare si è lavorato per facilitare la comunicazione attraverso interviste, colloqui, e una giornata di informazione con sopralluogo guidato sull’area e un incontro pubblico di ascolto.
Nella fase iniziale di avvio: momenti di discussione pubblica della proposta tecnica in corso di elaborazione, in relazione ai temi emersi; occasioni di confronto con il gruppo di esperti, con i tecnici della proprietà. Nella fase centrale: presentazione del Piano di Recupero per l’area ex S.Anna e prima raccolta di raccomandazioni e proposte sul periodo di transizione.
Il 28 settembre 2011, presso il Castello Estense -Sala dei Comuni, si è tenuto l’incontro dal titolo Da ex S. Anna a S. Rocco: per un nuovo quartiere nella città antica. Un momento per raccontare ai cittadini come si sta evolvendo il complesso progetto di ripensare il comparto urbano coincidente oggi con l’area funzionale dell’Arcispedale S. Anna, alla luce dei prossimi
radicali mutamenti dovuti al trasferimento del nosocomio ferrarese. Nel corso dell’incontro: gli aggiornamenti del progetto, i successivi passaggi previsti per giungere sino all’approvazione del Piano di recupero dell’Area e le attività partecipative in cantiere per accompagnare la trasformazione in atto.
Il 24 novembre 2011 si è svolto un incontro dal titolo DAL DOCUMENTO CONCLUSIVO AL PIANO DI RECUPERO, che ha illustrato COME LE PROPOSTE DEI CITTADINI HANNO INCISO SUL DISEGNO DEL FUTURO QUARTIERE S.ROCCO. Nell’incontro è stato reso disponibile il documento completo delle risposte alle osservazioni dei Cittadini composto di oltre settanta quadri esplicativi, nel quale sono state prese in esame una ad una tutte le numerose proposte e richieste di approfondimento emerse nel corso dei Laboratori partecipati della primavera 2011. La presentazione del Piano ai partecipanti all’incontro si è concentrata prevalentemente sulle linee strategiche che hanno preso corpo dai Laboratori. In particolare, sulla volontà fortemente espressa dai Cittadini di realizzare un quartiere prevalentemente pubblico, non soltanto in termini di spazi: le piazze e i viali, il giardino pubblico all’interno della Città della Salute, il verde connesso al parco lineare delle mura, ma anche dal punto di vista delle funzioni di pubblica utilità, oltre a quelle già previste di tipo sanitario, anche a funzioni di tipo educativo-scolastico: come un nuovo nido e una nuova scuola media, senza dimenticare la presenza di eventuali impianti sportivi. Ma anche sulla richiesta vigorosamente avanzata di realizzare un quartiere sostenibile: non solo per gli edifici e per tutto l’ambiente in cui si trovano inseriti, ma anche in virtù di una maggiore consapevolezza e responsabilità negli abitanti che lo vivono. A seguire, i Cittadini presenti hanno approfondito alcune macrovariazioni introdotte, come la possibilità di demolizione delle Nuove Cliniche, gli edifici scolastici, la Cittadella del Commiato e i parcheggi.”
Quindi riassumendo, la Pubblica Amministrazione si è fatta “attivatrice” di un percorso in cui i Cittadini hanno elaborato (coadiuvati da specialisti) gli inputs per la progettazione della riqualificazione del Quartiere di S. Rocco e per il bando di progettazione della “Cittadella del Commiato”. Esperita la prima fase del concorso di progettazione, selezionati cinque progetti, questi saranno, spiegati ai Cittadini e sottoposti alle loro valutazioni, a luglio 2012. Saranno quindi “mirate” le istruzioni, da parte dei Cittadini, per una seconda fase “più operativa” in cui i progettisti definiranno meglio le loro proposte. Infine una commissione di esperti valuterà la soluzione migliore.
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