L’Europa finisce a Gibilterra (una delle Porte d’Ercole), dove il costrutto geologico del continente, si impenna a generare improvvisamente la rocca. Dopo, un mondo d’acque l’Oceano Atlantico, ed a pochi chilometri, oltre lo stretto (che è ancora mediterraneo), l’enclave di Ceuta e poi l’Africa. Il paesaggio è come se quì finisse. La Rocca assediata come è, da macachi semi – selvatici, sembra un luogo straniante, assurdo,  dominato da un paesaggio ameno, che nelle giornate serene, consente di apprezzare i contorni del continente africano. Salire in cima alla Rocca di Gibilterra, restituisce il senso di cosa sia il significato del termine : “Per paesaggio si intende il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni”. Ecco credo che a Gibilterra si possa veramente percepire il significato più intimo di un termine “Paesaggio” che le parole spesso non riescono minimamente a tradurre. E lo sguardo, ancestrale e sincero dei macachi, che con insistenza chiedono cibo, dia anche molte risposte su come sia doveroso per noi umani (all’apice di un sistema evolutivo biologico planetario) salvaguardare questo paesaggio, o perlomeno quel poco che ne rimane.

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