Lo spazio dove si crea è spesso l’immagine stessa di ciò che viene creato. E’ la cifra stilistica del proprio mestiere. Lo studio di Basilea delle archistar Herzog & De Meuron, non si discosta da questa regola. Di fatto lo studio è una specie di piccolo villaggio, una cittadella, vicinissima al Fiume Reno, entro cui, più edifici, di diversa natura, contribuiscono a  creare quella dimensione spaziale che è l’anima stessa del mestiere di architetto. Recentemente, verso il grande fiume, è stato realizzato un edificio finestrato, pluripiano, che fa “espandere” ulteriormente lo spazio di questo villaggio della creatività. Dentro, su tavoli lignei spartani ed essenziali, computer, materiali e moltissimi plastici di studio. Tutto è essenziale, quasi minimalista. Qua e là materiali, pezzi di edifici, ogni stanza, un progetto. L’ingresso è costituito da una casa borghese storica, con tetto a falde, che dall’esterno non sarebbe possibile ipotizzare quale studio professionale. Appena si entra si è distratti da una teoria di case, ognuna diversa dall’altra (anche per altezza ed epoca di costruzione), tutte con una funzione diversa. Le case sono collegate fra loro da una serie di verande, corridoi, cortili, e pergolati che ne fanno uno studio assolutamente non convenzionale: un “piccolo villaggio anomalo” in cui lavorano oltre duecentotrenta giovani architetti provenienti da tutto il Mondo. Lo Studio personale di Jacques Herzog, si trova in una villa bianca (pennellata in alcuni punti di argento) quasi al centro del “villaggio”.

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