Lago di Ledro
Bezzecca
Bezzecca – Museo Garibaldino
Chiesetta di Santa Lucia
Per definire un corretto equilibrio tra Natura ed Architettura, fatto che concorre a “strutturare” il significato del termine Paesaggio in ogni sua accezione, occorre innanzitutto avere dei parametri di riferimento. Ecco la Valle di Ledro (Trentino), per molti aspetti, racchiude ancora, nonostante l’esasperata antropizzazione di alcune zone, dovuta soprattutto al turismo ed al deleterio fenomeno (tipicamente italiano) delle “seconde case”, questo parametro, questa potenzialità, che spesso viene confusa con il termine bellezza. L’intero territorio ledrense è attualmente ripartito in sei Comuni : Tiarno di Sopra, Tiarno di Sotto, Bezzecca, Concei (Locca – Enguiso – Lenzumo), di Pieve (Pieve e Mezzolago), di Molina (Molina, Legos, Barcesino, Prè e Biacesa), in tutto, in valle si contano poco più di 5.000 abitanti. La Comunità di Valle, da pochi anni costituita, risulta molto attiva anche nella gestione del territorio e nella definizione futura degli assetti paesaggistici, soprattutto in funzione della prioritaria industria turistica .Dal giugno 2015 è stata dichiarata dall’UNESCO : “Riserva mondiale della biosfera”.
http://www.dolomitiunesco.info/alpi-ledrensi-e-judicaria-riserva-mondiale-della-biosfera/
Un’altitudine del fondovalle tra i 650 ed i 700 metri, un clima ottimo, soprattutto nei mesi estivi, mitigato, anche in inverno, dall’azione del vicino lago di Garda, hanno consentito lo sviluppo di una fiorente attività turistica, incentrata su un’accoglienza che non ha pari, soprattutto nelle disponibilità paesaggistiche.
La valle, presenta una lunga storia di occupazione umana del territorio, infatti si contano tracce nel bellissimo museo di Molina di Ledro, databili oltre due millenni prima della nascita di Cristo : Liguri, Nordalpini (palafitticoli) e, più tardi (200 a.C), i Galli, gli Euganei, ed i Veneti. Furono poi i Romani (15 a.C. – 476 d.C.) a dare una prima organizzazione alle popolazioni ledrensi. Significativa anche la lunga dominazione Austriaca, che ha caratterizzato tutto il Trentino, spezzata dai Garibaldini con la “epica” Battaglia di Bezzecca del 1866. In tal senso, come spesso avviene, la storia della “costruzione” del Paesaggio, coincide con diversi modelli di organizzazione sociale delle comunità presenti sul territorio, e dalla loro capacità di utilizzare “bene” gli elementi presenti nelle vicinanza. Infatti in Valle di Ledro, la presenza di un lago e di numerosi corsi d’acqua, consentì di avere, sin dall’alba dei tempi una notevole disponibilità di questo importante liquido per la vita umana. Infatti l’interazione tra abbondanza d’acqua e opera umana (d’ingegno) ha connotato il paesaggio di questa valle meravigliosa. Semplifica Fernand Braudel: “Un po’ d’acqua e tutto all’interno dei continenti si anima” (La struttura del quotidiano – Einaudi – 1979), ed infatti qui a Ledro, la regimentazione del lago, ottenuta mediante una galleria discendente verso il Lago di Garda, consente di produrre energia elettrica in maniera intelligente ed ecologica. Un Paesaggio, quello della valle di Ledro, diviso tra la pastorizia (capre, pecore e mucche), i lavori di campagna (coltivazione delle patate e del grano saraceno), l’economia del bosco (legna da ardere e legname per le costruzioni), che ha però avuto nell’efficienza delle vie di comunicazione la sua sublimazione imprenditoriale e commerciale prettamente turistica, che qui in valle, ha significato creare relazioni stabili con Riva del Garda (sull’omonimo Lago) e con Storo (nelle Giudicarie). Vie che nel caso della strada del Ponale, hanno rappresentato delle vere e proprie sfide ingegneristiche e paesaggistiche. Infatti, percorrere ancora oggi, in una bella giornata, questa importante arteria, ora destinata esclusivamente ai ciclisti ed ai pedoni, rappresenta forse una delle più belle esperienze paesaggistiche di tutta Italia. L’attività, sia della Provincia Autonoma di Trento, che della comunità montana, ha consentito, negli ultimi decenni di intraprendere delle attività di recupero del Paesaggio, colte intelligenti e sostenibili : valga per tutte la bonifica del Biotopo di Ampola, una volta discarica di rifiuti, e la sistemazione dei percorsi paesaggistici ciclo pedonali attorno al Lago di Ledro. Anche l’inserimento di nuove architetture contemporanee (Pensione Elda a Concei, Centro Culturale Giovanile a Bezzecca), non è avvenuto in maniera “becera”, rifacendosi banalmente al passato, ma anzi, sublimandolo con citazioni colte e minimaliste. Quì in valle l’architettura ed il territorio, hanno saputo adattarsi e modificarsi alle esigenze di ogni epoca, avendo come perno una visione attenta e colta delle finalità paesaggistiche. Invece il Paesaggio italiano ha subito (e continua a subire) un degrado senza precedenti, tanto che la bellezza della sua scena è molto compromessa, ecco una visita in valle di Ledro, consente ancora di percepire la possibilità di porre un argine a questo scempio, che passa sotto gli occhi di tutti, e forse addirittura consente di ipotizzare un programma per un possibile restauro.
Lago di Ampola
Ampola – Percorso didattico Biotopo
Tiarno di Sotto – Campanile
Lago di Ledro
Chiesa di Pieve di Ledro
Lago di Ledro – Belvedere
Lago di Ledro – Mezzolago
Molina di Ledro – Museo palafitticolo – 1972
Museo palafitticolo
Museo palafitticolo
Val di Concei
Pensione Elda – Concei – progetto : arch. Lara Zoccatelli Riva del Garda – TN
Lago di Ledro – Imbarcadero
Spiaggia di Besta a Molina di Ledro
Val di Concei – Fienili storici
Val di Concei
Lago di Ledro – Scorcio
Lago di Ledro – On golden lake
http://www.vallediledro.com/lang/IT/homepage
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