Il bellissimo film di Michelangelo Antonioni “Blow-up” è del 1966, e di fatto costituisce la “fotografia” di un’epoca, quella della così detta “Swinging London”.
Il film dipana la storia, tratta da un libro di uno scrittore argentino, incentrata su Thomas Hemmings, un burbero e “fascinoso” fotografo londinese che si occupa di moda. Egli sta realizzando un libro fotografico di taglio prettamente sociologico, sono fotografie di paesaggi abitati londinesi. Cercando l’ispirazione per gli ultimi scatti da inserire nel libro, s’imbatte in due amanti in un parco e scatta loro delle foto, da lontano. La donna, se ne accorge e cerca di rintracciarlo scoprendo dove abita per farsi dare la pellicola contenente le foto. Questo stuzzica Thomas, che inizia a ricercare nelle immagini scattate i motivo di tale interesse. Ingrandendo (il cosiddetto Blow-Up) le fotografie, più volte, sembra che queste rivelino un cadavere, ma gli scatti sono oscurati, “sgranati” e incomprensibili.
Se come è capitato a me, in questo lunedì di Pasquetta, grigio e piovoso, ma con l’aria limpida, vi foste recati su un monte che dista, in linea d’aria, oltre 40 chilometri da Milano, vi sareste inevitabilmente accorti, che il paesaggio di Lombardia appare “sollecitato” da un nuovo “accrocchio” di architetture, che ne caratterizzano in maniera evidente la forma e le caratteristiche. Ingrandendo le immagini, si “esaltano” evidenti le forme del nuovo centro direzionale, che si sta completando in zona Garibaldi-Repubblica- Porta Nuova, che consente di distinguere nel paesaggio “omogeneo” della Pianura Padana, altamente urbanizzato, la città di Milano.
Come per il film di Antonioni, queste forme, approvate e concesse in gran fretta prima dell’inizio della grande crisi del 2008, rappresentano, oggi che si stanno completando, la “fotografia” di un’epoca. Un’epoca che già oggi non è più. Si tratta infatti dell’espressione “fisica” più evidente di un’economia della globalizzazione “fallimentare”, che ha fatto dell’attività economica/immobiliare il suo fatuo epicentro. Già oggi, con la lunga crisi economica che non riesce ad essere risolta, tutta quella Slp (Superficie lorda di pavimento) terziaria, residenziale, commerciale, ad alta sostenibilità impiantistica, è in parte invenduta e/o non affittata, e difficilmente lo sarà in futuro.
Infatti, se in passato le cattedrali, svettavano nel paesaggio, quali rappresentazioni del potere religioso, ma di fatto dell’opera e della ricchezza di tutta una città e di una parte del territorio che le circondava; oggi i grattacieli, ed in particolare quelli di Milano, sono l’espressione del potere economico di altre aree del mondo, essendo un’operazione immobiliare di un fondo pensionistico americano (Texano).
Insomma anche quì, ingrandendo le foto……..si scopre un delitto, come in “Blow-up”, il delitto del paesaggio.
Il Trailer del film Blow-up di Michelangelo Antonioni
La Torre per Uffici di Clarke e Pelli vista da Largo la Foppa
Gli edifici residenziali di Muñoz + Albin visti da Corso Como
A sinistra edificio ad uffici e commerciale Goring e Straja Architects ed in centro le ex torri bianche FS edifici ad uffici Technimont di progetto CMR
Al Centro le Torri residenziali alte in costruzione su progetto di Arquitectonica
Il “pungiglione” della Torre ad uffici di Clarke e Pelli
Piazza Gae Aulenti di Land Architects
La lampada ad energia solare che sorge al centro della piazza Gae Aulenti
A destra l’edificio per uffici e commercio di Più Arch
Piazza Gae Aulenti di Land Architects
Piazza Gae Aulenti di Land Architects
Al centro il Bosco Verticale, torri residenziali dello Studio Boeri
A destra ed in centro gli uffici di Kohn Pedersen e Fox
La torre ad uffici di Kohn Pedersen e Fox
Con il rispetto del copyright delle immagini selezionate
2 aprile 2013 at 18:09
ottimo servizio fotografico di una architettura cimiteriale. Grazie per il vostro lavoro.
21 agosto 2014 at 08:21
Your answer lifts the innlglieetce of the debate.